Poco tempo fa è uscita un’intervista su di me e sul mio blog dove parlo del mio percorso e del mio obbiettivo che adesso ho nella vita: aiutare le persone ad avere un’alimentazione sana e indicargli la giusta via da seguire 🙂
L’intervista è stata pubblicata su questo settimanale di facebook Uqbar il settimanale di chi non ha paura gestito da Paolo Mario Buttiglieri (il numero esatto è uqbar love n.48) che tratta di più argomentazioni sempre in campo etico e naturale. L’autrice dell’intervista si chiama Enrica Bardetti, posso dire di lei (per il poco tempo di chiacchiere avute insieme) una persona intelligente, aperta, socievole e molto colta. Vi consiglio di iscrivervi a questo gruppo, è ben gestito, illustrato e scrivono diverse cose interessanti.
Sono molto contenta e soddisfatta che qualcuno gradisca il mio “lavoro” e tutti i miei sforzi per aver creato questo blog. Qui non si tratta solo di me, certo sono contentissima di aver scoperto tutte queste nuove conoscenze che mi hanno portato ad aprire gli occhi su parecchie cose, ma questo blog è stato creato solo per voi, solo per chi mi segue e apprezza in tutta semplicità il sapere che cerco di trasmettere, l’importanza della salute e delle piccole cose.
L’intervista è scritta proprio bene e in quelle poche righe si può capire chi sono veramente 🙂
Buona lettura amici!
Intervista
IN CUCINA CON VALENTINA
di Enrica Bardetti
Valentina è una ragazza solare, riccioli biondi e occhi azzurri; vive in provincia di Brescia. Nel settembre 2012, a fronte di una forte intossicazione, si vede costretta a cambiare il suo stile di vita alimentare che fino ad allora era stato quello di qualsiasi ragazza della sua età. Dopo un periodo di cure omeopatiche che le hanno imposto di eliminare dalla propria dieta le sostanze ritenute “intossicanti” (prodotti di origine animale, compresi i latticini ai quali risulta intollerante) Valentina decide di prendere in mano la situazione ed inizia la sua ricerca di informazioni leggendo libri, navigando sul web, seguendo blog e siti vegetariani, vegani e di alimentazione naturale. Si forma in lei la consapevolezza che nutrirsi in modo naturale non significa necessariamente mangiare cibi insapori e poco invitanti ed inizia a sperimentare in cucina (“cucinare è sempre stata una mia passione anche prima dell’intossicazione”) arricchendo anche il suo bagaglio di conoscenze circa la composizione degli alimenti. Quando le sue condizioni di salute migliorano grazie al nuovo stile di vita, Valentina decide di voler condividere le sue esperienze culinarie ed apre un blog: In cucina con Vale https://www.incucinaconvale.it/category/consigli-naturali/ e una pagina facebook correlata: https://www.facebook.com/InCucinaConVale .
EB: Sul tuo blog nella sezione –Chi sono- hai scritto che a seguito di un’intossicazione hai cambiato stile di vita alimentare abbandonando tutti quei cibi “avvelenati” sui quali era basata la tua alimentazione che ti procuravano malessere. Quali erano i tuoi sintomi?
Vale: Mi gonfiavo moltissimo, pensa che con il mio nuovo regime alimentare sono dimagrita dieci chili dopo solo tre mesi!! Non digerivo niente, nemmeno una banalissima mela e poi avevo anche un eczema sulla pelle che ormai è solo un brutto ricordo, fatta eccezione per un piccolo residuo sulle dita della mano destra.
EB: Sempre sul blog leggo che hai deciso di “combattere” per far capire anche agli altri che mangiar sano NON vuol dire fare rinunce e fare una vita di sacrifici. Perché?
Vale: Da quando ho iniziato ad informarmi è cambiato anche il mio modo di percepire le cose, ho acquisito una consapevolezza che mi ha permesso di guardare in modo più obbiettivo il mondo che mi circonda. Mi sono accorta di quanto sia sbagliato il rapporto che la maggior parte delle persone ha con il cibo: si assumono sempre più alimenti edulcorati, conditi che non ci permettono di riconoscere il vero gusto del prodotto che ingeriamo; ci siamo allontanati dai sapori originari e non li apprezziamo più. Riempiamo i bambini di cibo spazzatura, eccessivamente dolce e ricco di grassi e conservanti e glielo diamo spesso come ricompensa. Ho deciso che non potevo tenere solo per me questa consapevolezza e mi sono posta come obbiettivo quello di divulgare il più possibile il messaggio che dobbiamo riprendere il piacere dei gusti genuini, che dobbiamo imparare ad ascoltare il nostro corpo e dargli solo quello che ci chiede veramente, non quello che la nostra mente ci fa credere che lui ci stia chiedendo.